Training on learning disabilities

for parents and teachers.

New strategies and methodologies

and ICT contribution.

2015-1-ES01-KA201-015806

Contenuti specifici per la Dislessia

Definizione e segnali

Cos’è la dislessia?

La parola significa letteralmente “difficoltà di lettura”. Gli individui con dislessia hanno in genere un’intelligenza nella media, talvolta anche sopra alla media ma tendono ad avere difficoltà di apprendimento specifiche nella decodifica dei caratteri e nell’ortografia.

Una definizione scientifica generalmente accettata potrebbe essere la seguente: alterazione neuropsicologica funzionale, specifica e persistente nei processi di lettura, valutata nella correttezza e nella rapidità della decodifica. Di recente l’aggiornamento dei manuali di riferimento per la diagnosi tengono in considerazione anche la capacità di comprensione del testo. Tali difficoltà non devono essere causate da disabilità mentale, o alterazioni neurologiche, sensoriali, percettive o di qualsiasi altra natura.

I principali criteri sono gli stessi previsti per la discalculia, disgrafia e disortografia: un persistere delle difficoltà durante il periodo scolastico anche se è stato fatto un trattamento; scarsi risultati rispetto all'età, nonostante grande sforzo e supporto; importanti difficoltà compaiono spesso durante il primo anno della scuola primaria.

Gli studenti con dislessia possono anche presentare fragilità nella memoria a breve termine, nella sequenza e velocità con cui processano informazioni. Queste sono abilità necessarie per poter imparare in modo efficace e fondamentali anche nella vita.

Le persone con dislessia possono necessitare di più tempo per l’accesso alle informazioni e per la successiva rielaborazione delle stesse. Essi possono anche avere bisogno di un modo diverso di elaborare le informazioni, come ad esempio l'ascolto di un audiolibro o l’utilizzo di un software di lettura, invece di leggere da soli.

Tutte queste difficoltà possono portare a frustrazione e scarsa autostima. Lo stress di scontrarsi con le difficoltà dei compiti scolastici può anche portare i bambini con dislessia a perdere la motivazione.

Molto spesso la dislessia appare insieme ad altri disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione e della condotta (Comorbidità). La presenza di altri disturbi può rendere difficile la diagnosi. In questo caso, il disturbo che comporta un problema più serio dovrebbe prevalere come etichetta diagnostica.

Attenzione ai segnali

  • Problemi nell’apprendimento e riconoscimento dei suoni delle lettere
  • Difficoltà nella lettura di parole presentate singolarmente
  • Mancanza di fluidità
  • Lettura lenta e/o con molti errori
  • Difficoltà nel passaggio alla lettura globale

Qualı sono le prıncıpalı cause della dıslessıa

La dislessia, come gli altri Dısturbi Specifici dell’Apprendimento, è una caratteristica neurobiologica di funzionamento, una differenza nel modo in cui il cervello lavora.Recenti studi attribuiscono l'origine di questo disturbo a un problema nella migrazione delle cellule neurogliali, con una base genetica e componente ereditaria, situato nel lobo parietale sinistro.

La dislessia non è una malattia e non ha bisogno di una cura medica. Gli studenti hanno determinate caratteristiche di funzionamento negli apprendimenti per cui l'intervento dipende dal livello di difficoltà manifestata e percepita dagli alunni stessi, dall'età, dagli obiettivi che si vogliono raggiungere e così via. Alcuni studenti con dislessia hanno bisogno di un percorso di trattamento, altri di strumenti compensativi e di misure dispensative, altri ancora di entrambe le cose.

Cos’altro potremmo vedere in alunni con dislessia?

  • Difficoltà nel riconoscere o nominare la destra e la sinistra
  • Difficoltà nelle abilità linguistiche complesse, come la grammatica, la comprensione della lettura e l’organizzazione della produzione scritta
  • La dislessia può anche rendere difficile esprimersi in modo chiaro, strutturare i pensieri durante la conversazione. Si possono avere difficoltà a trovare le parole giuste da dire.
  • Alcune persone faticano a capire ciò che stanno ascoltando. Questo è particolarmente vero quando qualcuno usa un linguaggio non letterale, come ironia e sarcasmo.

A cosa dovremmo porre attenzione già in età prescolare?

  • Fatica nel riconoscere le lettere dell’alfabeto
  • Fatica nel collegare lettere e suoni
  • Fatica nel fondere singoli fonemi in parole
  • Fatica nella pronuncia corretta di parole complesse
  • Fatica nell’apprendere parole nuove
  • Vocabolario ridotto rispetto ai coetanei
  • Fatica nell’imparare a contare, elencare i giorni della settimana o nominare altre sequenze
  • Difficoltà nei giochi con le rime

A cosa dovremmo fare attenzione principalmente nella scuola primaria?

  • Difficoltà nella decodifica e nell’ortografia
  • İnversioni omissioni e/o aggiunte nell’ordine delle lettere in lettura e/o in scrittura
  • Difficoltà nel ricordare dati e numeri
  • Difficoltà nell’uso della grammatica
  • Difficoltà nell’apprendimento di nuove conoscenze che cercano di compensare facendo molto affidamento sulla memorizzazione
  • Difficoltà nel riconoscimento e uso del linguaggio matematico
  • Difficoltà nel seguire una sequenza di indicazioni

A cosa dovremmo fare attenzione principalmente nella scuola secondaria?

  • Fatica nella lettura ad alta voce
  • Correttezza e rapidità di lettura inferiori al livello atteso
  • Difficoltà nella comprensione di inferenze, figure retoriche e giochi di parole
  • Difficoltà ad organizzare e gestire il tempo
  • Fatica nel riassumere una storia
  • Fatica nell’apprendere lingue straniere

Sistemi di classificazione della dislessia

  • La definizione proposta dal DSM-5 (DSM-5, 2010) riflette ampiamente questa caratterizzazione:
  • Difficoltà nel accuratezza o fluidità di lettura che non sono coerenti con l'età cronologica della persona, le opportunità formative o capacità intellettuali.
  • Tali caratteristiche, se non adeguatamente considerate e trattate, possono interferire in modo significativo con l'apprendimento e le attività della vita quotidiana che richiedono queste abilità.

Quali altre competenze possono essere compromesse in presenza di dislessia?

La dislessia è una caratteristica di funzionamento che non si manifesta solo in ambito scolastico ma anche nella vita quotidiana.

Le difficoltà in ambito scolastico possono rendere gli studenti insicuri anche sul piano sociale, possono quindi tendere a ritirarsi e sviluppare una scarsa autostima. È possibile aiutare gli alunni ad individuare i loro punti di forza e a trovare fonti di gratificazione sia dentro sia fuori dalla scuola.

Le persone con dislessia tendono ad apprendere meglio tramite l’ascolto piuttosto che tramite la lettura. I rumori di fondo possono essere forti distrattori. Questo significa che il bambino potrebbe avere difficoltà a seguire ciò che l'insegnante sta dicendo. Può essere utile farli sedere vicino all’insegnante.

I bambini con dislessia possono impiegare parecchio tempo per leggere una frase; ciò può rendere difficile ricordare la frase precedente in un testo e comprenderne il significato globale. L'ascolto di una versione audio o l’utilizzo di altri tipi di ausili può essere utile.

La dislessia può rendere difficile organizzare il tempo e attenersi a una pianificazione. Sveglie, agende elettroniche e tabelle per l’organizzazione possono aiutare i bambini a rispettare i programmi.

L’assesment della dislessia

Le seguenti aree dovrebbero essere considerate nel corso della valutazione:

Informazioni di base

Colloqui con genitori e insegnanti possono dare molte informazioni sullo sviluppo complessivo di uno studente e sui suoi punti di forza e di debolezza.

Poiché è dimostrata una familiarità per la dislessia, una storia familiare con presenza di difficoltà scolastiche indica che uno studente ha più probabilità di mostrare disturbi dell’apprendimento. La presenza di un ritardo nell’acquisizione del linguaggio aumenta il rischio di difficoltà di lettura.

È importante avere informazioni riguardanti eventuali interventi di recupero o potenziamento che uno studente ha ricevuto a scuola, a casa, o tramite tutoraggio (tipologia, durata, frequenza, risultati...), nonché la risposta dello studente all'intervento.

Anche eventuali problemi di frequenza scolastica dovrebbero essere rilevati: una storia di scarsa partecipazione, può spiegare una debolezza identificata in fase di sviluppo di abilità.

Intellıgenza

Per poter effettuare una diagnosi di Dısturbo Specifico di Apprendimento, è richiesta la somministrazione di un test di valutazione del quoziente intellettivo. Tale test deve dare risultati che rientrino all’interno di parametri normativi perché si possa parlare di specificità del disturbo.

Di recente l’aggiornamento dei manuali diagnostici di riferimento precisa tuttavia che l’essere umano ha una complessità multi sfaccettata per cui è possibile rilevare caratteristiche tipiche del disturbo di apprendimento anche in presenza di punteggi di QI che non rientrano totalmente nella media.

Il QI e la gravità del disturbo sono elemeti che influenzano il percorso scolastico; ciò che fa la differenza però sono il supporto famigliare e scolastico, la motivazione e la determinazione del ragazzo nel raggiungere i risultati, la scelta dei trattamenti e degli strumenti compensativi opportuni.

L’obiettivo della diagnosi dovrebbe essere quindi la conoscenza del funzionamento del ragazzo per creare un sistema adatto per favorire lo sviluppo positivo dell’individuo e non la mera assegnazione di un’etichetta diagnostica.

Competenze linguistiche orali

Quando si parla di linguaggio orale ci si riferisce alla nostra capacità di ascoltare e capire il discorso e di esprimere i nostri pensieri attraverso il linguaggio. È costituito da competenze di basso livello, come ad esempio il riconoscimento di suoni all'interno del nostro discorso, e competenze di livello superiore, come ad esempio la comprensione di un significato quando si ascolta qualcuno parlare o la creazione di frasi per esprimere pensieri. Indicatori di abilità linguistiche orali di livello superiore includono l’essere in grado di capire una storia in misura consona all’ età, di portare avanti una conversazione. Se uno studente mostra un buon livello di competenze linguistiche orali ma difficoltà a gestire il linguaggio scritto (decodifica e ortografia), è consigliabile una valutazione per la dislessia.

Rıconoscımento dı parole

Si riferisce alla capacità di leggere singole parole stampate. Nei test di riconoscimento delle parole è necessario che gli studenti leggano parole singole stampate in un elenco. Non sono presenti aiuti contestuali, come ad esempio il significato di una frase, per aiutarli a capire la parola. In tali test vengono tenute in considerazione sia la correttezza sia la rapidità di decodifica.

Spesso le prestazioni degli studenti con dislessia a questi test mostrano un buon livello di correttezza ma in presenza di tempi piuttosto alti o una velocità nella media ma una notevole presenza di errori o, ancora, sia un numero di errori sia di secondi impiegati più alto rispetto alla media attesa. Ciò naturalmente può compromettere la comprensione del testo scritto.

Decodıfıca

Valuta l’abilità di leggere parole sconosciute attraverso la conoscenza della corrispondenza grafema-fonema e la fusione in sillabe poi in parole. Normalmente si utilizzano parole inventate per valutare davvero l’abilità e non il recupero dalla memoria di parole apprese in precedenza (Siegel, 1988).

Spelling (analisi di suoni)

I test di spelling misurano la capacità dello studente di segmentare, oralmente o per iscritto, le singole parole usando la loro conoscenza della corrispondenza fonema-grafema ma anche delle tipiche regole ortografiche della lingua. Richiede di separare i singoli suoni di una parola e per questo prevede un importante ricorso alla memoria a breve e a lungo termine

Elaborazıone fonologıca

La fonologia è una piccola parte della competenza linguistica generale. È un'abilità di linguaggio di basso livello che non comporta riferimenti al significato. La nostra lingua parlata è fatta di parole, parti di parole (come sillabe) e singoli suoni (fonemi). Dobbiamo essere in grado di pensare e ricordare correttamente sequenze di suoni in parole, al fine di imparare a collegarle per la lettura e l'ortografia. I buoni lettori lo fanno automaticamente, senza sforzo cosciente. Tuttavia, gli studenti con dislessia hanno difficoltà con l'identificazione, la pronuncia, o il recupero dei suoni.

Abılıtà legate aglı automatısmı e alla fluenza

Gli studenti con dislessia spesso hanno una bassa velocità di elaborazione delle informazioni visive o uditive. Alcuni test misurano la velocità di denominazione. Spesso vengono utilizzati insiemi di oggetti, colori, lettere e numeri. Questi elementi sono presentati a file su una scheda, e allo studente viene chiesto di nominarli più rapidamente possibile. Questo test, soprattutto quando utilizza la presentazione di lettere, è uno dei migliori predittori di difficoltà di lettura. Pertanto, è spesso usato come parte di misure di screening per i bambini piccoli.

Comprensione

Gli studenti con dislessia possono presentare un punteggio inferiore alla media attesa nei test di comprensione scritta proprio perché hanno difficoltà con la decodifica delle parole in modo accurato e fluente. Tuttavia, possono presentare competenze linguistiche orali sovraordinate e sono in grado di cogliere l'idea principale di un passaggio, nonostante la difficoltà nella decodifica delle parole.

Talvolta ottengono buoni punteggi alle prove di comprensione del testo scritto ma è necessario ricordare che tali compiti richiedono allo studente la sola lettura di un breve passaggio a cui possono fare riferimento per trovare le risposte alle varie domande.

Completamente diversa è la situazione di comprensione legata allo studio delle materie scolastiche, in cui possono incontrare molta difficoltà nel comprendere lunghe parti e complessi passaggi previsti dai testi soprattutto della scuola secondaria.

Conoscenze dı vocabolarıo

È importante verificare la conoscenza del vocabolario perché influisce notevolmente sulla comprensione sia orale sia scritta. Difficoltà di linguaggio o di memoria possono aver interferito in età infantile con lo sviluppo di un vocabolario adeguato. Anche la lettura indipendente è un mezzo importante per lo sviluppo di un nuovo vocabolario: chi di solito legge meno, è più suscettibile di avere ritardi nello sviluppo del vocabolario. È importante che i test di valutazione del vocabolario vengano eseguiti sia in forma orale si scritta: se eseguiti solo tramite testi scritti possono risentire di una lettura lenta e non valutare l’autentica conoscenza lessicale.

Storıa famıglıare e dı prımo svıluppo

Nella raccolta anamnestica sono di grande aiuto le eventuali segnalazioni di difficoltà di lettura / ortografia nelle generazioni precedenti; la storia di sviluppo prenatale e alla nascita; eventuali ritardi e/o difficoltà di acquisizione e sviluppo del linguaggio

Prima infanzia e scuola primaria

In sede di valutazione sarebbe utile riuscire a ricostruire eventuali difficoltà incontrate nei giochi con le rime, fusione di suoni, apprendimento dell'alfabeto, associazione fonema grafema; difficoltà nell’apprendimento di regole ortografiche; difficoltà a ricordare brevi e semplici parole (come le preposizioni) che non possono essere associate a immagini o significati. È da tenere in grande considerazione anche la maggior efficacia nella comprensione orale rispetto a quella scritta.

Scuola secondarıa dı prımo e secondo grado

Rispetto a questa fascia d’età, è bene fare attenzione ad alcuni comportamenti significativi: lettori “riluttanti”, lenti o che leggono parola per parola. In loro si riscontrano difficoltà nella lettura di parole in elenchi, di parole senza senso non presenti nel loro vocabolario.

Sul piano della scrittura appaiono lenti e poco fluenti, di scarsa qualità e quantità.

Quando parlano possono avere la tendenza a pronunciare male parole comuni e possono mostrare difficoltà a utilizzare o comprendere strutture grammaticali complesse. La performance in comprensione orale è normalmente superiore a quella in comprensione scritta.

La conoscenza e l’uso del vocabolario appare scarsa.

Come si sentono i bambini a scuola?

Come già detto in precedenza, le difficoltà scolastiche possono condurre gli alunni a maturare bassa autostima, insicurezza, passività, rifiuto, disinvestimento (anche extrascolastico), scarsa tolleranza alla frustrazione, aggressività, chiusura in se stessi, senso di inferiorità nel confronto sociale, insoddisfacente interazione con i coetanei, rifiuto dei compagni, autoisolamento, bugie, paure, stanchezza, somatizzazioni, trascuratezza verso se stesso o verso i propri oggetti, mancanza di futuribilità.

Per questi motivi è particolarmente importante fare attenzione a tutti i segnali elencati e valutare le aree sopraesposte per effettuare un’eventuale valutazione precoce e relativo trattamento.

Visite agli articoli
1028265